Nicola Zamboni, i luoghi e il territorio

Il rapporto di Nicola Zamboni (1943-2023), artista, scultore, docente all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e di Brera, con Zola Predosa è stato strettissimo.

Questo grande interprete dell’arte contemporanea ha abitato qui per diversi anni con la sua famiglia: a Zola ha aperto i suoi primi atelier a Casa Bassi e a Villa Bentivoglio Pepoli, è qui che ha realizzato le prime opere collocate in spazi pubblici come quella ancora presente nel parco Respighi o nel giardino delle Scuole Medie Francesco Francia. Ha ideato, sempre nella nostra città, negli anni una serie di altre opere in ambiti privati (Manutencoop, Cantina Gaggioli, Zivieri, Coop Cam), tenuto una mostra di grafica presso la Biblioteca comunale e realizzato un’opera nella nuova Biblioteca Alutto, Ferrari, Gennari, oltre a una serie di interventi collegati alla sua intensa frequentazione della nostra comunità, nelle sue diverse articolazioni.

I suoi ‘periodi’, ovvero le trasformazioni del suo linguaggio artistico attraverso l’uso di diversi materiali e l’acquisizione di una personalità che si è affermata attraverso l’esecuzione di opere che sono entrate in tante collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero, sono in qualche modo presenti nel microcosmo territoriale che si andrà a esplorare nel corso delle iniziative in programma a novembre.

Un modo per rendere omaggio all’uomo e all’artista, che per mezzo secolo ha intrecciato la sua opera e la sua sensibilità con la vita e le trasformazioni di Zola Predosa.