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Processo “Grimilde”: il Comune di Zola Predosa ammesso come parte civile. Il Sindaco Dall’Omo: “Un risultato importante per tutta la nostra comunità”

Comunicato stampa del 21 maggio 2020
Con un’ordinanza ampia e articolata letta nell’aula bunker del carcere della Dozza di Bologna, il GUP di Bologna Pecorella ha ammesso le costituzioni di parte civile al Processo “Grimilde” depositate dagli Enti territoriali richiedenti, tra cui quella del Comune di Zola Predosa.

“Si tratta di un successo, oltre che sul piano etico, anche su quello tecnico-processuale”, dichiara l’Avvocato Mario Gioia: “a differenza di tutti gli altri Comuni che sono stati ammessi perché hanno avuto contestato il reato di associazione mafiosa sul loro territorio, il Comune di Zola Predosa è entrato nel processo in relazione al solo delitto di scopo, giacché solo quest’ultimo è stato commesso nel territorio zolese, pur con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Un tale arresto”, prosegue l’Avvocato, “costituisce una novità di un certo rilievo e si pone in linea con il progressivo ampliamento della platea di attori rappresentativi della società civile che viene, dalla giurisprudenza, ritenuta legittimata a costituirsi Parte civile nei processi di mafia”.

Molto soddisfatto anche il Sindaco Davide Dall’Omo: “Siamo stati duramente colpiti dalle notizie che hanno visto il nome di Zola Predosa finire alla ribalta delle cronache per fatti tanto gravi, e proprio per questo abbiamo deciso di rispondere immediatamente con un segnale che gridasse forte e chiaro il nostro no alle mafie. Sono contento che il Giudice abbia accolto la nostra richiesta, penso sia un risultato importante per tutta la comunità zolese, qualcosa che ci aiuta a continuare a parlare di questi argomenti per tenere sempre alta la guardia e accrescere attenzione, consapevolezza e sensibilità nella cittadinanza”

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pubblicato il 2020/05/20 09:25:00 GMT+2 ultima modifica 2020-05-21T09:25:03+02:00

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