Avviso per la partecipazione al Tavolo metropolitano della democrazia alimentare
La Città metropolitana di Bologna si è posta tra gli obiettivi quella di dotarsi di una “Food Policy" che promuova la transizione verso la sostenibilità sociale e ambientale di tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione ai modelli di approvvigionamento, della rete di distribuzione al dettaglio e consegna logistica urbana di cibo locale, rispettosa delle lavoratrici e dei lavoratori ed ecologica nei mezzi”.
A questo scopo, è pubblico un Avviso per raccogliere manifestazioni di interesse a partecipare alla costituzione di un luogo di co-progettazione per le politiche alimentari denominato “Tavolo della democrazia alimentare”.
Possono partecipare al Tavolo:
- operatori economici attivi nella filiera agro-alimentare locale,
- associazioni di rappresentanza di aziende agricole,
- cooperative e aziende di trasformazione, associazioni di rappresentanza di imprese commerciali,
- di distribuzione e aziende che forniscono servizi alle imprese del settore,
- associazioni di rappresentanza di imprese di ristorazione e somministrazione,
- organizzazioni del Terzo settore impegnate nelle tematiche connesse alla Politica del Cibo,
- associazioni di promozione sociale che promuovono corretti stili di vita, associazioni di formazione,
- referenti della Commissione Mensa Cittadina (Cmc) di Bologna e delle commissioni mensa presenti in area metropolitana;
- organizzazioni sindacali.
Il Tavolo della democrazia alimentare, coordinato dal Sindaco Metropolitano o dai suoi delegati e delegate, sarà la sede in cui, attraverso metodi partecipativi, verranno redatti:
- il Manifesto della Democrazia Alimentare della Città metropolitana di Bologna: un documento che espliciti gli obiettivi e gli assi strategici della PAUM, delineandone le linee di azione e la visione politica;
- l’istituzionalizzazione dello Ius Cibi nello Statuto metropolitano;
- la costituzione di un Patto di Cittadinanza Alimentare per sancire la corresponsabilità dei soggetti aderenti nel rendere operative le istanze del “Manifesto della Democrazia Alimentare della Città Metropolitana di Bologna”.
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